domenica 15 agosto 2010

Anime belle e sfruttate, non disperate!

La mia assenza dalle pagine virtuali è stata causata dall'inizio ufficiale, la settimana scorsa, del festival di fotografia per cui lavoro (senza ricevere nemmeno l'ombra di uno stipendio). Ciò ha comportato qualcosa come 7 o più inaugurazioni, tutta la settimana di letture portfolio, un intero ciclo di conferenze e chi più ne ha più ne metta = 15 ore di lavoro come minimo al giorno.
La parte organizzativa occupa quasi tutta la questione, immaginatevi infatti che si trattava di coordinare 90 artisti e almeno 50 esposizioni, non solo a BA ma anche in tutta la provincia.
Un lavoro da matti, fatto di momenti estremamente soddisfacenti e altri sconfortatamente umilianti: spostare pacchi e pacchi di foto, allestire le mostre, veder accolto un tuo consiglio su un allestimento da un curatore di grosso tiro come Juan Travnik, cronometrare il tempo delle revisioni e uralre nel megafono "FINE TURNO" ogni 20 minuti per tutta una giornata, accollarsi le esigenze di fotografi senza alcun contatto con la realtà che arrivano a 4 giorni dall'inauguarazione con le cornici da montare e 40 foto stampate su tela da fissarci sopra, cene e pranzi tipici argentini con artisti da tutto il mondo con cui stringere amicizie inaspettate, tradurre dall'inglese allo spagnolo e viceversa, vendere cataloghi, fare la traduzione simultanea di una conferenza in italiano (la cosa più difficile della mia vita: avere nele cuffie la voce di una persona, capire cosa dice, tradurre e parlare senza potersi ascoltare mai piùùù mai piùùùùù!!!!), svegliarsi presto anche sabati e domeniche, andare a comprare borse, buste, ritirare commissioni, risolvere crisi istantanee tipo: uno dei revisori portfolio non si preseta senza dire ne a nè b e affrontare decine di persone incazzatissime che hanno pagato per quella revisione,
E dopo tanti momenti in cui ti senti uno schiavo e stimato peggio di un facchino, nell'ennesima domenica in cui ti devi svegliare presto per presenziare alle "intervenciones urbanas" e cagarsi dal freddo in strada per tutto il giorno e smadonnare perchè stai facendo tutto questo aggratiseee, finalmente un momento in cui le cose sembrano prendere un giusto ordine.
Oggi premiavano delle foto che la gente poteva liberamente appendere per la strada, il primo premio è una borsa per studiare nella EAF (Escuela Argentina de Fotografia) che organizza il festival. La mia capa viene li e mi racconta appunto questa cosa dei premi, e io dico, caz magari anch'io una borsa, e lei mi dice che io ce l'ho già una borsa, perchè ho lavorato come un' asina.
E finalmente tutti i momenti umilianti di vendita cataloghi o distribuzione guide o trasporto casse pesanti in cui mi dicevo tutto serve tutto serve fai tutto bene anche le stronzate, ecco finalmente hanno trovato un giusto posto nella mia testa, perchè avere riconoscimento per quello che si è fatto è necessario, perchè la EAF ha appena vinto il premio Sony (che significa che è una delle migliori scuole di fotografia del mondo), perchè per caso o non so per quale altra ragione sono finita a lavorare in questo mondo e avere delle nozioni tecniche costituirà un salto di qualità incredibile per quello che faccio.
Ero anche molto spaventata dall'idea di ritrovarmi a non saper cosa fare perchè finite quste settimane caldissime non avessero più bisogno di me, e invece mi dicono che mi aspettano martedi in ufficio per continuare a lavorare insieme!
Metterci l'anima nelle cose che si fa serve a qualcosa, dunque anime belle e sfruttate non disperate!



3 commenti:

  1. Vai piccola!siamo con te!!!
    Miky e Giulio!!

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  2. Vorrei crederti, amica. Cioè in un certo senso ti credo e lo so.
    Però io mi sto sentendo scivolare un po' all'indietro, sto tornando alle sensazioni dei primi mesi dell'anno, in cui ci vestivamo bene la mattina e facevamo finta di essere al lavoro in casa, mandando curricula tutto il santo giorno (che poi se ne accorgono se glielo hai mandato in pigiama).
    Sono felicissima per te, spero che sia l'Occasione o almeno una, la prima, che ti spari più in alto possibile alla velocità della luce! poi però torna tra noi con mille idee e colori negli occhi.. e facciamo una radio, un giornale, uno studio-creativo-culturale-musicale, quello che ti va. Però facciamolo insieme!
    Sognando si impara.

    Ti voglio bene!!!

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  3. prorpio ieri una fotogrfa del festival mi ha fatto un'intervista per un suo nuovo lavoro. faceva due semplici domande, qual'è la tua grande paura e la più grande speranza. Per la seconda io le ho risposto: trovare un lavoro con degli amici, trovare degli amici con cui lavorare: e pensavo proprio a quello che mi dici qui amica!lo faremo, sennò tutto quello che sto facendo non ha senso!
    E in più, ci leggiamo nel pensiero come sempre!
    Best comment ever!

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