Mi dimenticavo di dire che il 26 luglio, qualche giorno fa, c'è stato l'anniversario della morte di Evita. Se a noi pare un personaggio ormai del passato, qui sembra sia morta ieri. La città è tappezzata di poster con la sua faccia, in ogni lato, Evita vive, Movimento Evita ecc. ecc. e c'è stata una enorme sfilata per tutta la città in onore di questo anniversario.
Se si ascoltano le conversazioni della gente del posto, dal taxista al cassiere, Evita salta fuori.
Questo potrebbe far pensare a un pensiero politico ancora legato a fantasmi del passato, ma anche a un luogo dove personaggi che hanno fatto la storia di questo paese non vengono dimenticati, dove il lavoro e la vita di queste persone sono tenuti in forte considerazione e hanno tuttora un peso.
Il paragone con l'Italia è servito sul piatto d'argento, il nostro paese sembra avere il primato per il dimenticatoio riservato a personaggi come Gramsci o Berlinguer.
E come succede con Dante, di Gramsci ci sono mega esperti e si danno grandi lezioni negli ambiguamente colti States, mentre in Italia i saggi del politico non sono più reperibili da anni [fuori catalogo, fuori edizione, fuori spazio-tempo].