domenica 31 ottobre 2010

Epifanie Uruguaye

Com'è che ci si sente in un paese straniero (non EU) quando ti scadono i tre mesi da turista e sei costretto a passare la frontiera per non essere CLANDESTINO???????
Mai nella mia vita avrei pensato di sentirmi così, un'immigrante come un'altra.
Fino all'ultimo pensavo, vabbè dai ma cosa vuoi che sia se mi scade il timbro sul passaporto? La presunzione di provenire da un paese del primo mondo ti fa sentire sempre protetto, o almeno ti fa pensare che non ti dovrai sporcare le mani come qualunque peruviano o boliviano.
E invece no.
Come quando sulla strada per andare a scuola passavo davanti alla questura e vedevo le file interminabili di stranieri che aspettavano dall'alba per farsi probabilmente dire da un polizziotto maleducato che le carte non erano tutte, che mancava questo o quell'altro documento, e provavo pena per loro ma una pena distante, di chi sa che non sarà mai in quella condizione.
Ora io mi ritrovo da più di un mese a cercare di fare tutte le carte per essere messa in regola e poter firmare il mio contratto di lavoro, e ogni volta che mi sembra di fare un passo avanti scopro un nuovo documento che mi manca.
E aspetto ore negli uffici, soprattutto per ottenere ciò che in apparenza è la cosa più semplice, INFORMAZIONI.
Eh sì, perchè è tutto lì il giochino: non sapere mai con chiarezza tutto quello che vogliono.
E dunque mi trovo per la terza volta nello stesso ufficio per sentirmi dire che se voglio il mio documento devo tornare magari dopo le sei con una cinquantina di tramezzini farciti con prosciutto e formaggio.
Ovviamente io rimango una privilegiata, perchè in ogni caso non è la fame che mi spinge a cambiare paese.
Ma da ogni disavventura si può ricavare qualcosa, e io dal mio breve espatrio in Urguay ho avuto l'opportunità di scoprire un paesino magnifico, che sembra essersi fermato a 50 anni fa, dove le macchine si fermano per farti passare e la vita ha ancora ritmi umani. Uno sguardo superficiale si ferma a questa impressione di paese "arretrato", con un minimo di attenzione si scopre che l'economia Uruguayana ha superato quella argentina (il peso Urugayo vale più di quello Argentino), che le famose vacche degli asado argentini al momento vengono comprate in questo paese che ha una superficie più o meno equivalemte a quella della sola Buenos Aires, che lì stanno invertendo nelle energie rinnovabili.
Ma è un'altra la rivelazione Uruguaya: il presidente del paese ogni mese DONA il suo intero stipendio alla comnità, perchè sostiene di poter vivere benissimo con il solo stipendio della moglie.
E tu cerchi cerchi una democrazia che funzioni, e te la ritrovi per sbaglio in un paesino inesistente per i media e che creca in tutti i modi di non far parlare di sè.



lunedì 11 ottobre 2010

Litio

Sarà la sindrome che coglie l'essere femminile in quei giorni del mese... ma mi ritrovo nel mezzo di una crisi e non posso neanche considerarla "di mezza età" ...
Che ho tanto da lamentarmi?
Non tutti trovano "impiego" (che brutto termine) così facilmente, non tutti possono facilmente prevedere quello che faranno da qui a pochi mesi, non tutti hanno avuto opportunità o posseggono cose di cui io magari non devo neanche preoccuparmi... eppure ci sono giorni in cui tutt'un equilibrio a fatica messo in piedi... crolla a causa del semplice vuoto creato da una mancata soddisfazione.
Basterebbe anche solo una, una piccola soddisfazione per dimostrare a me stessa che la giornata (anzi la mezza giornata) appena passata non è stata inutile, e tutto il resto filerebbe liscio come l'olio. La carica per svolgere i piccoli progetti personali, siano essi un mero aggiornamento sullo stato di salute della musica del nostro tempo, o un progetto musicale di cover pop da portare avanti con un amico, o lo studio di una nuova e affascinante lingua...ecco, la carica verrebbe da sè, si auto-alimenterebbe.
Nei giorni "litio" invece faccio fatica a portare avanti qualsiasi progetto#2, se il progetto#1 (quello che mi occupa le prime 8 ore della giornata) non è all'altezza delle mie aspettative.

Devo solo ritrovare la pazienza perduta. Non sempre arriva tutto nella modalità e nel momento prescritti dalle nostre aspettative.


La canzone che vado ad incollare qui non ha a che fare con il mio stato d'animo... ma il titolo mi aveva evidentemente incuriosito al punto di cercare sulla ormai più comune fonte moderna di conoscenza (Google) a cosa servisse il LITIO e pare che sia in grado di attenuare le fluttuazioni bipolari dell'umore.
E così, dal momento che trovo divertente effettuare paragoni spropositati..
eccola.




[..e magari domani questo scritto non avrà più per me alcun senso... per questo forse ho fatto bene a scriverlo per potermi ricordare di fatui e fugaci attimi di panico]